Ruspe sul sentiero della libertà, indagano i carabinieri-forestali del Parco Maiella

E’ il vero sentiero della libertà, quello dove passavano i prigionieri di guerra per raggiungere la Linea Gustav, finora non utilizzato dalla tradizionale camminata degli studenti e dell’associazione Il Sentiero della Libertà per una questione di sicurezza e logistica. Troppo stretto, insomma, per ospitare cinquecento persone in marcia che, per questo, arrivati alla crocetta del bivio di Cansano, deviano verso l’interno, anziché risalire quello che oggi è comunque un sentiero del Parco Maiella (sentiero L) e che da Sulmona porta a Cansano, passando per l’area archeologica di Ocriticum, e quindi al Cerreto e a Campo di Giove. Un sentiero che bisognava fare in fila indiana, ma dove ora possono passare anche dei Tir. Di certo, a guardare dalle immagini scattate ieri da alcuni escursionisti, ci sono passate delle ruspe che hanno devastato oltre un chilometro di natura trasformando quello stretto sentiero in una strada con una carreggiata da circa quattro metri.

Uno scempio, insomma, non si sa compiuto da chi e perché, comunque fatto senza alcuna autorizzazione del Parco Maiella che ieri, ricevuta la segnalazione, ha mandato sul posto i suoi carabinieri-forestali per verificare lo stato dei luoghi e cercare di capire.

“Abbiamo ricevuto la segnalazione e stiamo verificando – commenta il direttore Luciano Di Martino – non risultano autorizzazioni a questi lavori, anche perché quella è una zona protetta e i luoghi non possono essere alterati. Verificheremo se ci sono state richieste di nulla osta al Parco, ma che io sappia nulla di quanto è stato fatto è stato autorizzato”.

Sul sentiero, tra l’altro, dovrebbe passare proprio la prossima settimana la Granfondo di mountainbike nell’ambito della Grancombinata della Maiella giunta alla settima edizione, ma gli organizzatori si dicono del tutto estranei all’intervento. Un mistero, insomma, che si spera di svelare con gli approfondimenti investigativi delle forze dell’ordine. Fermo restando che, ormai, il danno è fatto ed è pesante e ci vorranno forse anni perché la natura si riprenda i suoi spazi.

7 Commenti su "Ruspe sul sentiero della libertà, indagano i carabinieri-forestali del Parco Maiella"

  1. Ma di quali danni parlate. Hanno sistemato una stradina. Già viviamo nella foresta con una cura del verde pari a 0. Chiunque sia stato va premiato non perseguito.

  2. Mah! Chissà chi | 10 Giugno 2024 at 07:47 | Rispondi

    Non vedo chi si possa prendere la briga di far passare lì una ruspa se non chi ha la necessità di rendere quel tratto di strada più fruibile ad una notevole quantità di utilizzatori

  3. Non si capisce nulla leggendo l’articolo.
    Se non si specifica il tratto interessato “ sentiero L “ non dice niente, anzi fa pensare ad altre aree del Parco.
    Tutta l’area da Sulmona a Ocriticum, in territorio di Cansano, risulta essere fuori dai confini del Parco Maiella, tra l’altro proseguendo da Ocriticum per posare il primo passo dentro i confini del Parco bisogna camminare per alcune migliaia di metri ancora, sia proseguendo verso Il Bosco di Sant’Antonio di Pescocostanzo che in direzione di Campo di Giove – transitando per Piano Cerreto per risalire verso gli impianti sciistici passando sotto l’ex discarica.
    E dalla foto si evince in modo chiaro e inequivocabile che la carrareccia campestre percorribile da carri e, con qualche difficoltà, dagli autoveicoli… era esistente e nulla è stato toccato se non il semplice passaggio di un mezzo agricolo semovente.
    E dei pesanti e invasivi tagli commerciali dei boschi ricadenti all’interno del Parco Maiella con le loro piste di esbosco, solo per soddisfare le fameliche richieste dei Sindaci dei vari Comuni, non interessa a NESSUNO ?

  4. Beh! Perché non costruire autostrade attraverso il parco? La conservazione dei luoghi porta ai ricordi del passato, a quello dei propri cari che su quel sentiero hanno lasciato sudore e fatica per recarsi da Campo di Giove al mercato di Sulmona per vendere quel poco che la terra dava loro.

  5. Il tratto si trova, credo, in territorio di Cansano…, qualche scienziato del luogo ha autorizzato lo scempio ? Era un sentiero bellissimo e fruibile non vi era alcuna necessità di fare un intervento simile, trogloditi al potere…

  6. Na bella colata di cemento e passa la paura

  7. Complimenti ad Aldino… Vero personaggio da social.

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