Creazione di HUB, spazi di lavoro comuni in cui operare da remoto e formarsi (remote learning) restando nel territorio in cui si vive, abbattendo i costi, sostenendo l’economia locale e contribuendo alla lotta contro lo spopolamento. Il tutto con l’obiettivo di implementare l’occupazione. È il nuovo progetto della 3g Spa l’azienda operante nel settore dei call e contact center che intende rafforzare la propria presenza sul territorio puntando sulle comunità locali. Dove creare nuove forme di lavoro, “vero traino per attivare quell’energia latente e quella voglia di fare che allontana il rischio di impoverimento del sistema”.
Un progetto nato a marzo dello scorso anno e oggi pronto a partire nelle sedi abruzzesi di Sulmona e Chieti seguendo l’esempio di Petrella Tifernina, comune in provincia di Campobasso, sede molisana dell’azienda, che lo scorso 24 maggio ha siglato il primo protocollo d’intesa con la 3g. Un primo passo verso il coinvolgimento delle istituzioni in un progetto che vuole aprire gli spazi aziendali a “diverse attività, non solo produttive ma anche formative e informative – spiega il direttore della sede di Campobasso l’ingegnere Martino Solli – puntando anche alla sperimentazione di nuovi servizi”.
Coinvolgere le istituzioni e i Comuni per avvicinarsi il più possibile ai luoghi di vita dei dipendenti, dei collaboratori e di chi vuole approcciarsi al mondo del lavoro, spiegano dall’azienda che per le sedi abruzzesi immagina i futuri HUB 3g come “connettori capaci di creare comunicazione fra la sede centrale e quelle periferiche”, luoghi di continuo interscambio.
Un processo di crescita lo definisce l’azienda pronta ad attivare altri progetti d’avanguardia puntando “sulle tante potenzialità che Abruzzo e Molise hanno a disposizione”. Primo fra tutti l’ ecosistema in cui l’azienda è chiamata ad operare, una realtà fatta di istituzioni, territorio e persone che lo vivono, queste ultime uno dei focus della 3g il cui obiettivo è mettere la tecnologia al servizio delle persone “e non il contrario”. Anche attraverso la digital transformation, la trasformazione digitale che grazie alle funzioni di omnicanalità e all’avvento dell’intelligenza artificiale contribuisce alla rinascita del mercato dei contact center. Un settore pronto a ripartire da quegli spazi di coworking, realtà diffusa sul territorio nazionale, per mettere in campo interventi più efficaci, dall’attraction di talenti al reskilling del personale interno. “Per questo è importante la collaborazione con enti di formazione che operano sul territorio – continua Solli – per utilizzare al meglio le risorse che le strutture pubbliche mettono a disposizione delle aziende”. Un modo di fare impresa “sano e vitale”, quello della 3g Spa che con una rinnovata visione di crescita aziendale sempre più legata al territorio e a chi lo vive, vuole offrire “a tutti l’opportunità di prepararsi ad accogliere i cambiamenti”.
E’ tutto inutile fino a quando non torneranno persone capaci meritevoli e che sanno gestire la cosa pubblica per interesse collettivo in politica tutto quello che si vuole fare è vano questo però in parte è anche colpa dei cittadini che scelgono i loro rappresentati