E’ stato tutto uno scherzo, o quasi. La data del primo giugno, l’era del parcheggio a pagamento con bancomat e carta di credito, il benvenuto nell’età moderna, nella città smart e soprattutto legale, era solo una burla. A Sulmona, nonostante gli annunci, ad oggi si paga e si continua a pagare solo con le monete. Il gestore dei nuovi parchimetri, che avrebbero dovuto essere operativi dal primo giugno, infatti, è stato costretto a tappare fisicamente la vasca di inserimento delle carte, dopo che le nuove macchinette ne hanno divorate più di una.
“Pos in fase di attivazione non inserire ci scusiamo per il disagio” hanno dovuto ricordare con un cartello gli appaltatori del servizio che, in realtà, non hanno responsabilità sull’ennesima falsa partenza in città.
Il problema, infatti, sembra sia solo ed esclusivamente di carattere burocratico: per attivare il pagamento tramite pos, infatti, è necessario che la banca su comunicazione del Comune, attivi dei codici. Una pratica burocratica che non porta via più di un’ora, ma che da oltre venti giorni è rimasta incagliata nella solita burocrazia di Palazzo. Non è chiaro se quella di San Francesco o quella dell’istituto bancario di cui si serve.
Fatto è che i parcheggi a Sulmona continuano ad essere a monete e, soprattutto, illegali. Né si sa quando il Comune riuscirà a sbloccare questa “novità” del terzo millennio, questa “diavoleria” dei tempi moderni.
Oltre al disservizio in una società che gli spicci ormai non li prevede neanche più nei portamonete, c’è però il risvolto legale: in teoria essendo i parchimetri fuori norma, è probabile che se si prende una multa perché non si è pagato, molto facilmente la contravvenzione verrebbe annullata dal primo giudice di Pace in caso di ricorso. Tant’è che, sapendo il rischio, la polizia municipale evita di elevare troppe contravvenzioni di questo genere.
Sperando che il project financing per la gestione dei parcheggi riesca ad andare in porto a breve, prospettando aperture H24 di Santa Chiara e lettori ottici delle targhe, nell’attesa non resta che mettersi con il banchetto vicino al parcheggio e chiedere “un fiorino” per ogni passaggio. “Chi siete, cosa portate, dove andate”. Non ci resta che piangere.
Ritardo dovuto probabilmente alla carenza di personale presso il comune di Sulmona
Secondo me va assunto più personale al comune, troppo pochi e troppo lavoro.
Pensate alle cose più facili, tagliare le erbacce per esempio. Anche se avete dimostrato di non saper fare nemmeno questo.
La macchina comunale ormai è da anni che mostra tutti i suoi limiti invece di aiutare i cittadini e gli amministratori crea solo disagi e ritardi e di conseguenza anche danni al comune stesso. L’elenco delle mancanze si allunga la città ne paga le conseguenze nonostante la maggior parte del bilancio comunale va a pagare gli stipendi (e i premi a prescindere) degli stessi. Nessuno ci mette mano seriamente ma la questione è ormai prioritaria e imbarazzante.
Bando mensa, parcheggio di Santa Chiara, area camper, permessi e autorizzazioni in tempi biblici, servizi al cittadino vergognosi, e l’elenco potrebbe continuare all’nfinito. Cosa si aspetta a intervenire? Con quello che costano alle casse comunali ci si aspetterebbe tutt’altro. La politica invece di usare queste mancanze per accusare la maggioranza di turno e fare inutili polemiche politiche dovrebbe unirsi per trovare una soluzione a quello che ormai è il primo problema della città per tutte le ricadute che ha sulle casse comunali nonché sulla vita dei cittadini. Il paradosso che poi, come dice la corte dei conti, i dipendenti pubblici prendono i premi a prescindere
Dimentica il servizio di bike sharing. Bici scomparse, stallo di porta napoli terra di nessuno. Per non parlare dei cassoni mangiaplastica. Traboccanti e non funzionanti
Ne azzeccassero una!!!E’ una vergogna.
Mammame’!