Nel rispetto della tradizione ma con lo sguardo rivolto al futuro. Questo il senso della 51ma edizione del Premio Sulmona presentato questa mattina in conferenza stampa presso i locali di Spazio Pingue, dove gli organizzatori della kermesse dedicata all’arte contemporanea hanno illustrato le principali novità di quest’anno.
A partire dalla presenza di un curatore d’arte, figura professionale voluta dall’associazione Il Quadrivio per un Premio ormai divenuto “basamento della cultura dell’intera regione” e che dopo 50 anni di onorata carriera, è pronto a rinnovarsi ma senza stravolgersi. Ed è con questo spirito che lo storico di arte contemporanea Ivan D’Alberto ha accettato l’incarico di curatore d’arte decidendo così di mettere la propria ventennale esperienza al servizio del Premio Sulmona. Rinnovandolo a partire dalla struttura che quest’anno oltre al Premio aperto a 20/25 autori under 45 anni che “per la prima volta potranno candidarsi con più opere per spiegare e rendere più comprensibile il proprio percorso artistico” spiega D’Alberto, presenterà anche tre diverse sezioni: Omaggi, Accademia e Territorio.
La prima dedicata a due grandi nomi dell’arte contemporanea, Stefano Fontebasso De Martino noto per aver immortalato con il suo obiettivo i più grandi protagonisti della seconda metà del ‘900 e Nicola Maria Martino artista pittorico la cui lunga e densa carriera lo ha visto ricoprire prestigiosi ruoli in alcune delle più importanti istituzioni italiane. Rappresentanti di diversi linguaggi dell’arte contemporanea italiana, i due artisti esporranno nelle mostre della sezione Omaggi dedicate agli scatti inediti di Fontebasso all’artista filosofo Joseph Beuys e alla selezione del “armamento magico” di opere pittoriche di Martino.
Particolare attenzione sarà dedicata alla sezione Accademia che, spiega il curatore d’arte Ivan D’Alberto “punta a colmare il gap esistente tra il sistema dell’arte e il mondo accademico” attraverso la partecipazione di giovani artisti frequentanti le accademie di belle arti italiane. Segnalati dai propri docenti, tre per ogni accademia, i giovani verranno selezionati dalla giuria del Premio che sceglierà l’unico chiamato ad esporre la propria opera.
Territorio il nome scelto per la terza sezione che, spiega D’Alberto “rappresenta una vera novità del Premio Sulmona”. Una kermesse che in passato ha trascurato il rapporto con le realtà operative d’Abruzzo, musei, gallerie d’arte, fondazioni, collettivi, associazioni culturali e gli spazi indipendenti con base nella regione che operano nel mondo dell’arte contemporanea, realtà quest’anno invitate a presentare due candidature abruzzesi di cui solo una presenzierà al Premio. Un invito esteso anche per inziative e collaborazioni future perché ha affermato Ivan D’Alberto “l’arte si fa insieme”.
Confermato in conferenza stampa l’appuntamento espositivo di tre settimane tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre presso il Museo civico diocesano di Santa Chiara e presso il museo Ovidio, mentre al teatro comunale Maria Caniglia si svolgerà oltre alla cerimonia di apertura anche quella di proclamazione dei tre vincitori: del Premio, della sezione Accademia e della sezione Territorio. Il vincitore del Premio avrà inoltre la possibilità di realizzare nel corso del 2025 una mostra personale a Sulmona.
Unico interrogativo quello sulle date degli eventi in programma al teatro perché, come ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Sulmona Andrea Ramunno “tutto dipenderà dalla fine dei lavori che interesseranno il Caniglia e che per il mese di ottobre si spera siano terminati”.
Certo che con tutti i bellissimi spazi pubblici coperti che ci sono nella città di Sulmona presentare questa manifestazione denominata Premio Sulmona in una saletta privata sita in una strada bugigattolo vista ex Arpa…boh