Cancro in discarica: i dati allarmanti dell’Istituto Superiore di Sanità

Melanoma della cute, tumori del tessuto linfoematopoietico, malattie ischemiche del cuore e infarti miocardici. A Sulmona sono “in eccesso rispetto alla media regionale”: lo mette nero su bianco l’Istituto Superiore di Sanità nell’indagine epidemiologica richiesta dal Comune in relazione alla presenza della discarica di Noce Mattei. “Tra la sola popolazione femminile – aggiunge l’ISS – si osservano eccessi di ospedalizzazione per tumori del fegato, della mammella e per la malattia del motoneurone. Visti gli eccessi nel numero delle ricoverate, vanno segnalati eccessi riscontrati tra le femmine anche della mortalità per tumori al fegato e della mammella”.

Niente di buono, insomma, anche se i decessi rientrano nella media regionale: ricoveri e malattie oncologiche hanno un vistoso segno più rispetto al resto dell’Abruzzo. Qualcosa non va, non è chiaro bene cosa, ma qualcosa non va. Il rapporto causale con la discarica, dice l’ISS, non è possibile darlo con certezza, ma “è riconosciuto un possibile ruolo di esposizioni e contaminanti rilasciati e/o emessi da siti di gestione non corretta di rifiuti. Le patologie in eccesso sono multifattoriali per cui diversi fattori di rischio possono determinarle – si legge nella relazione – e l’esposizione a contaminanti potenzialmente emessi dalla discarica può aver agito in maniera causale e/o concausale”.

I timori, le ipotesi, quelle che qualcuno definiva illazioni, ora, sono un po’ meno campate in aria, tant’è che l’ISS raccomanda “approfondimenti nel profilo di salute della popolazione residente nel Comune di Sulmona” e avverte che per valutare l’incidenza della discarica sarebbe necessario uno studio ad hoc su un’area ristretta, magari attingendo, ove possibile, al registro regionale tumori che, tuttavia, non ha un archivio storico sufficiente per fornire un valore statistico e scientifico (almeno dieci anni).

I dati analizzati dall’ISS, infatti, si riferiscono al decennio 2012-2021, ma sono basati sui ricoveri ospedalieri e non sul quadro dei casi oncologici totali che potrebbe essere, si presume, ancor più allarmante.

Il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, che aveva chiesto l’aiuto dell’ISS, ha annunciato per questo ieri la volontà di voler costituire un tavolo tecnico che sia in grado di mettere la lente di ingrandimento sul fenomeno.

L’ipotesi che la discarica stia avvelenando i sulmonesi, con la previsione che prima o poi anche i decessi saranno “in eccesso” come le malattie (l’uno conseguenza dell’altra), resta al momento un’ipotesi, su cui, tuttavia, vale la pena indagare e fare opera di prevenzione. Che non sono solo gli screening oncologici che l’ISS suggerisce di implementare e incentivare, ma anche il controllo del territorio e di quello che nel territorio viene scaricato.

Anche e soprattutto in quel buco ai piedi del Morrone, dove sono ancora troppi i quesiti e le azioni che non hanno trovato risposte.

14 Commenti su "Cancro in discarica: i dati allarmanti dell’Istituto Superiore di Sanità"

  1. La nuova “terra dei fuochi”.

  2. Dopo il grande Show del nostro operoso sindaco , ora che chiudesse la discarica… tanto ormai peggio di così non può fare!!!
    Ridiamo dignità a questa città , torniamo al voto

    • Di Piero non ha colpe…..l improvviso aumento della discarica dipende da altre persone forse !
      Nessuno si è preoccupato della gente che abita quelle zone ….nessuno ha pensato
      Che siamo in una valle dove l’aria ristagna ???

    • Sappiamo tutti chi ha dato le carte alla cogesa.
      Il sindaco lo terrei fuori dalle responsabilità

  3. Bella notizia!Ora ci aspettiamo che si prendano provvedimenti.

  4. Mi sbaglio o un Medico aveva già anticipato diversi anni addietro la necessità di uno studio del gravoso problema dell’inversione Termica (ristagno) nella nostra Valle? I Nostri “grandi” Amministratori che ruolo hanno svolto sinora su quell’anticipazione?

  5. potreste pubblicare il documento e/o il link per poterlo leggere?
    grazie

    • Carlo Maria Speranza | 1 Giugno 2024 at 14:09 | Rispondi

      Sarebbe utile, anzi necessaria, la pubblicazione integrale dell’indagine epidemiologica dell’Istituto Superiore di Sanità.
      Infatti, non mi sembra di poco momento leggere il virgolettato
      “….l’esposizione a contaminanti potenzialmente emessi dalla discarica può aver agito in maniera causale e/o concausale.”, per cui capire il contesto dell’analisi ed il modello utilizzato per la medesima, potrebbe permettere ad ogni singola competenza di proporre un contributo ad ogni ragionamento conseguente.
      Dal momento che non lo trovo all’albo pretorio -cosa particolarmente riprovevole vista la rilevanza pubblica e sociale del documento- prego il Germe di sostituirsi nella pubblicazione. Grazie

  6. E la popolazione non viene sensibilizzata dei potenziali danni della discarica sulla salute. Anche il Germe ha la sua colpa in quanto preferisce dare più spazio ai quattro urlatori no hub contrari alla realizzazione del metanodotto con molto minore impatto sulla salute. Basta vedere quante stazioni di compressione sono spasse in Italia

  7. La colpa è stata di Cornelio.
    Da quando è entrato nel giro sono successi solo disastri.

  8. Meglio tardi che mai | 1 Giugno 2024 at 15:50 | Rispondi

    Finalmente qualche dato !
    Ora ridimensionare e bonificare

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