Alla fine è stata la scuola dell’infanzia Gianni Rodari di Sulmona ad aggiudicarsi il premio social nel concorso Un disegno per la Pace, il mondo che vorrei svoltosi sabato pomeriggio al centro commerciale Il Nuovo Borgo.
Una vittoria che a qualcuno non è andata giù arrivando a domandarsi “cosa insegnano questi genitori egocentrici e queste educatrici malate di protagonismo ai loro bimbi? Che nella vita si possono ottenere vittorie con l’inganno?”. Continuando la scia delle polemiche che nei giorni scorsi avevano offuscato il contest a causa dei falsi like all’improvviso apparsi proprio sotto l’elaborato della Gianni Rodari, 2000 “mi piace” a nome di Kim Vo, Tran Thj Linh, Pham Thj Hong, Ly Thai Cong, solo per citarne qualcuno, che hanno fatto subito pensare all’inganno sollevando la protesta di genitori ed insegnanti delle altre scuole in concorso. Una polemica che lo stesso direttore de Il Borgo Andrea Di Cosmo di certo non si aspettava di fronte a un’iniziativa pensata per premiare tutti con la consegna a tutte le scuole partecipanti di un buono da 100 euro spendibile in materiale scolastico. Eppure, tra accuse reciproche e minacce di denunce contro chi avesse fatto nomi e cognomi del presunto acquisto di like, le scuole non hanno smesso di esprimere disappunto e risentimento per comportamenti considerati ingiustificabili. Che avrebbero coinvolto in particolare due delle scuole in concorso, la Gianni Rodari e la scuola di via Trento, quest’ultima ritiratasi dal concorso a pochi giorni dalla premiazione nonostante anch’essa accusata di strani like apparsi a favore del proprio elaborato.
Una situazione incresciosa di fronte alla quale gli organizzatori hanno preferito non commentare lasciando che le acque si calmassero da sole e, soprattutto sperando nella buona riuscita della premiazione. Che però non è stata risparmiata “dai sassolini che qualche maestra ha voluto togliersi dalla scarpa” lanciando frecciate alle colleghe “educatrici che non avrebbero dovuto dare un cattivo esempio ai propri alunni”. Parole proferite davanti al pubblico di bambini e genitori venuti a trascorrere un pomeriggio all’insegna del divertimento e che invece hanno ascoltato frasi di condanna per una colpa data per scontata. Quella delle maestre della scuola Rodari che, di fronte all’accusa non tanto velata, hanno preferito non rispondere dedicando il loro intervento solo al lavoro dei bambini, quell’aereo che con il motto della rivolta sulmonese Jamm’ mo vuole portare la pace in un mondo pieno di conflitti.
Tra momenti coreografici, musica e spunti di riflessione si è così svolta la premiazione di un concorso dove i premi della giuria andati al girotondo intorno al mondo della scuola dell’infanzia Di Nello di Sulmona e ai disegni della scuola primaria Di Paolo di Campo di Giove, non sono comunque riusciti a riportare quella pace tanto invocata.
Viviamo nel mondo dell egoismo e della competizione poi sfrenata …..non si tende più la mano a chi sta indietro !
Ai bambini bisogna insegnare il valore dell’altruismo e dell’onestà ….
I social network sono pieni di video motivazionali stupidì dove insegnano solo a perfezionare se stessi e non chi ci sta intorno .