Violenza di genere, trend in aumento nella provincia dell’Aquila. Il bilancio dei carabinieri

“Un bilancio di quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo nella provincia dell’Aquila dove i numeri non sono proprio rassicuranti”. A comunicarlo il Comando provinciale dei Carabinieri in merito ai fenomeni di violenza di genere analizzati “sulla base del patrimonio informativo proveniente dalle cinque compagnie che operano nell’intera provincia”, senza considerare il “sommerso” ovvero tutti quei casi non denunciati o non conosciuti.

Un trend purtroppo in aumento quello denunciato dai carabinieri che per l’anno 2023, e i primi cinque mesi del 2024, sono intervenuti in misura sempre maggiore. A confermarlo sono i dati che da gennaio a maggio, per ciascuno degli anni considerati, hanno visto raddoppiare il numero degli interventi, passando da 29 richieste di pronto intervento a 59. “Un accrescimento quasi proporzionale al numero delle segnalazioni raccolte e comunicate alle competenti procure della Repubblica del territorio”, quelle dei tribunali di L’Aquila, Avezzano e Sulmona dove si è passati da 42 a 49 denunce a piede libero (+16,6%) e da 12 a 22 arresti in flagranza (+83,3%). Aumentate anche le ordinanze di custodia cautelare emesse a seguito delle indagini condotte dall’Arma, con le misure cautelari personali eseguite passate da 18 a 24 dove il carcere prevale sulla permanenza domiciliare.

Positiva l’assenza di casi di “irreparabile gravità” come femminicidi o lesioni personali con deformazione dell’aspetto, con l’unico caso dello scorso mese di novembre che ha visto “una pattuglia di una stazione dell’aquilano intervenire in soccorso di una donna accoltellata in casa dal marito” poi arrestato con l’accusa di tentato femminicidio. Da segnalare “in netta controtendenza” un solo caso di atti persecutori con una vittima di genere maschile, vicenda per la quale l’uomo ha chiesto la misura dell’ammonimento nei confronti della ex compagna.

Episodi contro cui “la guardia resta alzata” perché, sottolineano dal comando provinciale dell’Arma, la violenza di genere è spesso caratterizzata da atti che pur non essendo gravi né aggressivi come le liti verbali, atteggiamenti lesivi e azioni subdole, potrebbero essere penalmente rilevanti. Anche per questo oggi “sono tanti gli accorgimenti e gli strumenti a disposizione delle pattuglie che vigilano il territorio”, dalle informazioni sia quantitative che qualitative presenti nei supporti informatici SCUDO, alla capacità di ascolto delle vittime per la quale “si è investito molto nella formazione e specializzazione del personale”. Sessanta le stazioni dei carabinieri che, alle dipendenze del comando provinciale, hanno maturato esperienza in quello che resta “un crimine particolarmente odioso e non sopportabile per una società civile”. In questo caso i fattori scatenanti sono da rintracciare nella discriminazione e nell’ignoranza, retaggi di una cultura arretrata, contro cui le istituzioni sono chiamate a fare la propria parte. In primis la politica, intervenuta nel 2019 con l’entrata in vigore del codice rosso che, introducendo nuovi articoli al codice penale, ha permesso di creare “un meccanismo di accelerazione procedimentale e di tutela delle vittime di violenza di genere e domestica”.

Un meccanismo rafforzato dal decreto “Roccella” del 2023 che introducendo tempistiche ristrette d’intervento da parte della magistratura e della polizia giudiziaria consente di adottare immediati provvedimenti cautelari e precautelari come l’allontanamento dalla casa familiare, il braccialetto elettronico, l’arresto in flagranza differita e il divieto di avvicinamento.

Strumenti in più a disposizione di chi è chiamato ad intervenire in difesa delle vittime di violenza, per attuare quel processo di cambiamento per il quale, però, è necessaria “una maggiore incisività, non tanto sotto il profilo della repressione quanto nella prevenzione e nella crescita culturale, puntando soprattutto sulle scuole e sulle famiglie”.

1 Commento su "Violenza di genere, trend in aumento nella provincia dell’Aquila. Il bilancio dei carabinieri"

  1. I carabinieri non sono affidabili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*