I lavori annunciati e previsti per luglio 2017, lamentano i residenti di viale della stazione, “non sono mai iniziati”. Nulla è cambiato, restano ancora in attesa i cittadini da quel famoso 30 aprile in cui veniva siglato l’accordo tra Saca e Comune per il rifacimento del manto stradale. Con la poca pazienza ancora rimasta, tornano a segnalare un disagio che nei fatti è anche di chi non abita lì ma ci transita per raggiungere ferrovia e lavoro.
Interventi quelli per il viale sulmonese, per un importo di 364 mila euro, ripartiti in 229 mila stanziati da Saca e 135 mila dal Comune che avrebbero dovuto interessare per diverse settimane il rifacimento del manto stradale, la realizzazione di un collettore fognario per acque bianche e nere, per risolvere definitivamente il problema degli allagamenti. Lavori che sono poi stati spostati ad ottobre ed ora a novembre, non si scorge ruspa.
“Per noi pendolari diventa un terno a lotto recarsi in stazione” per una strada che tra continui slalom, marciapiedi inesistenti o ostruiti da alberi da segnaletica verticale “in alcuni punti sui marciapiedi si necessita di mannaia per farsi largo”, buche rattoppate, illuminazione a macchia di leopardo, la chioma degli alberi che tocca terra, non rappresenta una sicurezza per automobilisti e pedoni. Da non dimenticare, sottolineano, i parapetti, il metallo fuori norma, lo spazio dei 10 centimetri tra le fessure e sulla voragine sul ponte ironizzano “forse servirà per qualche scena da film di Harry Potter” alla quale si aggiunge quella dell’altro ponticello ora transennato.
Insomma, si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, e se per Ungaretti lo sguardo era alla precarietà umana, per i cittadini di viale della stazione la mira e l’attesa è verso la precarietà di una non strada, un campo minato, verso un autunno che volge all’inverno..
Proprio in questi minuti viale della stazione è stato raggiunto dai mezzi per provvedere al riempimento delle buche, toppe sull’asfalto nell’attesa dei lavori effettivi.
A.S.
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