Un impianto di autodemolizione a L’Aquila e un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi in Avezzano dove i titolari effettuavano attività di recupero non rispettando le modalità di stoccaggio prescritte nel provvedimento di autorizzazione. Questi i risultati operativi raggiunti nella provincia dell’Aquila dalla locale squadra mobile della polizia di Stato con la collaborazione della locale SISCO, della squadra di polizia giudiziaria del compartimento di polizia stradale Abruzzo e Molise e dell’ARTA, agenzia regionale per la protezione ambientale.
Attività di controllo inserite nella più vasta operazione condotta dalla polizia di Stato sull’intero territorio nazionale per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti al fine di “accertare e sanzionare le molteplici forme di illiceità nel delicato settore della tutela ambientale”. Indagini che in soli tre giorni hanno portato al sequestro di 40 aree tra le 168 sottoposte a controlli, “sospettate di essere adibite ad illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti”; all’identificazione di 1763 soggetti; alla denuncia di 103 persone per reati connessi all’illecita gestione di rifiuti e all’arresto in flagranza di reato di altre 2 persone. Oltre all’accertamento di 85 violazioni amministrative per un importo superiore a 200 mila euro.
Le attività, assicurano dalla polizia di Stato, proseguiranno nei prossimi giorni a cura delle singole agenzie regionali per la protezione ambientale per accertare ulteriori illeciti in quel settore che “da decenni rappresenta una fonte di ingente, illecito profitto anche per le organizzazioni criminali”.
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