Rigetta ogni accusa Andrea Ramunno, assessore al Turismo di Sulmona, attaccato dai consiglieri dei gruppi di minoranza (eccezion fatta per FdI). Ramunno, è stato bersaglio di critiche per aver ricevuto i delegati delle associazioni in corsa per la gestione dell’Area Celestiniana del Morrone, senza preavvisare stampa e consiglio comunale. Delegazioni che, come precisato dall’assessore quest’oggi, prima tramite un video, poi con un comunicato stampa, avevano espresso interesse per prendere parte al partenariato prima ancora della nomina di Ramunno all’assessorato.
“Voglio specificare che si tratta di procedura trasparente in quanto la riunione aveva come obiettivo non quello di procedere ad affidamento dell’area – specifica Ramunno – ma quello di far dialogare associazioni senza scopo di lucro che già da anni lavorano per la valorizzazione dell’area. Le procedure successive, così come emerso dall’incontro, sarebbero state di “evidenza pubblica” al fine di consentire a chiunque di partecipare alle attività di valorizzazione e gestione dell’area (per chi volesse approfondire art. 134 Dlgs n.36 del 31 marzo 2023, già utilizzato per altri partenariati in città)”.
L’assessore smonta anche il caso della sua affiliazione alla Fondazione per il Morrone, in corsa per l’affidamento dell’area nonché tra le partecipanti alla riunione dello scorso sabato. Ramunno, che della Fondazione è stato socio fondatore, ha ribadito di non essere più associato ad essa da otto anni, ossia dall’elezione come consigliere comunale durante l’Amministrazione Casini.
“Tra i 144 soci – prosegue Ramunno – ci sono numerose persone che oggi ricoprono cariche pubbliche locali e regionali ma nel rispetto che mi contraddistingue non le citerò nemmeno perché non vedo nulla di sbagliato nel contribuire alla nascita di un’associazione che ha come fine quello del recupero di “Campo 78”. Specifico che dal momento della mia elezione a Consigliere Comunale ho cessato ogni mia attività all’interno dell’associazione non partecipando nemmeno alle assemblee e non rinnovando alcuna quota annuale”.
E poi la stoccata finale, spronando i cinque consiglieri di minoranza a rivolgersi alla Procura della Repubblica qualora venissero “riscontrate illegalità”. “Non ho paura di dimostrare la mia trasparenza e correttezza nella gestione dei “beni pubblici” – conclude l’assessore -, guidato solo da spirito di servizio e amore per la Città”.
BRAVO RAMUNNO……ha dimostrato di non avere burratinai dietro di lui.
se mantieni la schiena diritta e non ti fai infinocchiare dalla solita crecca avrai il nostro voto e consenso…
ben vengano i giovani
Perché in amministrazione trasparente nella sezione Organizzazione e poi sottosezione titolari di incarichi di amministrazione mancano diversi documenti obbligatori ai fini della trasparenza tipo il curriculum vitae, i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica? Chiediamo un parere all’ANAC?