Un firma per il lavoro: al via la campagna referendaria della Cgil

Con lo slogan Per il Lavoro ci metto la Firma è partita la campagna della LEGA SPI CGIL Area Peligna volta alla promozione di referendum popolari per la cancellazione di leggi sbagliate in materia di lavoro.

In particolare si chiede di cancellare le norme del Job’s Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso sia stato assunto dopo il 2015”; le norme che stabiliscono “il tetto massimo di indennizzo in caso di licenziamento illegittimo nelle piccole aziende affinché sia il giudice a determinarlo senza alcun limite”; quelle che prevedono la “liberalizzazione dei contratti a termine limitandoli a causali specifiche e temporanee” e, infine, la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel sub appalto in caso di infortunio e malattia professionale del lavoratore”.

Questi i contenuti dei quattro quesiti referendari per i quali le sigle sindacali chiedono di firmare per porre fine a “vent’anni di leggi sbagliate” che hanno causato “un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare”.

Sarà possibile apporre la propria firma nei banchetti allestiti nei comuni di Pratola Peligna il 17 maggio dalle ore 9,30 in piazza Garibaldi, Raiano il 19 maggio dalle ore 9,30 in piazza Umberto Postiglione e Sulmona il 25 maggio e il 5 giugno dalle ore 9,30 in piazza del Carmine.

1 Commento su "Un firma per il lavoro: al via la campagna referendaria della Cgil"

  1. SE FIRAMANO QUELLI DEL PD NON LO FIRMO IL REFERENDUM NON DIMENTICO IL JOB’S ACT VOTATO E APPOGGIATO SOPRATUTTO DAGLI EX PARLAMENTARI ABBRUZZESI CHE STAVANO A ROMA AI TEMPI QUESTI LI DOVETE CACCIARE DAL PARTITO

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