Potranno godere dei contributi economici stanziati dalla Regione Abruzzo i nuclei familiari con nuovi nati nei Comuni Montani. Lo stabilisce l’avviso, pubblicato quest’oggi sul sito dell’ente regionale, che garantisce un assegno di natalità per tutte le famiglie che risiedono nei comuni di montagna, e che entro l’anno hanno registrato un nuovo nato. Una misura prevista dalla legge regionale 32 del 2021, al fine di incentivare la ripopolazione dei comprensori montani ed evitare il fuggi fuggi generale che negli anni ha portato un calo demografico nelle aree interne abruzzesi.
Possono presentare domanda i genitori che esercitano posta genitoriale, l’affidatario in caso di affido temporaneo e il legale rappresentate del genitore nel caso in cui questo sia minorenne o incapace. La misura è destinata a quei nuclei famigliari che denunciano un nuovo nato e che risiedono in uno dei 176 comuni montani individuati dalla legge regionale. L’assegno di natalità, del valore di 2500 euro, viene erogato solo a seguito di presentazione della domanda nel limite dei 180 giorni dalla nascita, pena esclusione dal beneficio. L’avviso è “a sportello”, nel senso che verranno finanziate tutte le istanze presentate che abbiano i requisiti richiesti nell’avviso.
L’avviso rimarrà aperto per un anno. La domanda può essere presentata esclusivamente on line sulla piattaforma dello sportello digitale della Regione Abruzzo; l’avviso è pubblicato nella sezione “Catalogo servizi”, alla voce “sociale”. Accesso al sito consentito solo con SPID.
Come si crede di “rallentare” l’esodo dalla montagna con questi pseudo incentivi farlocchi?
Solo l’investire nel creare/mantenere infrastrutture e le condizioni per un lavoro decoroso possono salvare metà Regione da un futuro abbandono totale e poi non più recuperabile.
Chi già ha abbandonato, anche nei centri relativamente più grandi, non tornerà più… è un dato di fatto.
Chissà se alle TRIS consigliere si insinui il tarlo dello spopolamento!