Passioni nate quasi per caso che ti portano dove non ti aspetti, magari su un campo di terra rossa dove ogni anno i grandi del tennis mondiale si contendono uno dei trofei più prestigiosi.
Quello degli Internazionali BNL d’Italia che ogni anno a Roma presenta uno dei tornei tennistici più seguiti al mondo e che, quest’anno, vedrà scendere in campo anche la sulmonese Giulia Valdo. Nella categoria del tennis in carrozzina, sport che il caso “o il destino” come dice lei stessa, le ha fatto incontrare nel 2017 a Sulmona durante un evento dedicato allo sport paralimpico e poi diventato una vera e propria passione. Tanto da spingerla ad accettare la sfida del Foro Italico, dove nei giorni 17, 18 e 19 maggio gli atleti in carrozzina si sfideranno per conquistare l’ambito trofeo. Giocando partite di singolo e doppio in concomitanza con quelle che vedranno sulla terra rossa più famosa d’Italia i grandi nomi del tennis “in piedi”, da Djokovic A Nadal a Medvedev, i migliori nel ranking mondiale con cui per tre giorni gli atleti in carrozzina condivideranno spazi di allenamento e campi di gioco.
Un’esperienza unica che Giulia Valdo si appresta a vivere sapendo di dover dare il meglio di sé, senza pensare al risultato. Perché le sette atlete che con lei disputeranno il torneo sono tra le migliori del mondo, precisa la Valdo attualmente numero uno in Italia che per gli Internazionali si è preparata intensificando la sua preparazione in palestra come in campo. Allenandosi nelle due strutture indoor presenti nel complesso dell’Incoronata a Sulmona sotto la guida del maestro Gianluca Lisi, direttore tecnico della ASD Tennis Magneti Marelli Per migliorare in quella disciplina sportiva diventata sempre più importante e che dal 2020 la ventiseienne sulmonese ha deciso di affrontare in maniera diversa, “con un cambiamento di prospettiva – spiega la stessa Giulia – che mi ha portato ad iniziare un percorso più ambizioso con maggiore impegno e partecipazione a un numero sempre più alto di tornei internazionali”.
Tra cui quelli d’Italia a Roma dove, oltre alla tecnica, la giovane atleta ovidiana metterà in campo la forza di carattere che da sempre la contraddistingue. Quella stessa forza che le ha permesso di vincere sfide ben più impegnative dalle quali non le era consentito tirarsi indietro, perché in ballo c’era una vita da ricostruire, un passo alla volta. A partire dal letto di ospedale dove Giulia, nel 2015 si è ritrovata a soli diciotto anni dopo l’incidente in motocicletta che l’ha privata dell’uso delle gambe a seguito di una lesione midollare completa. Da lì tanti altri passi lungo una strada tutta in salita fatta di interventi chirurgici e riabilitazione ma anche di studio che Giulia non ha mai trascurato e, soprattutto di sport.
Non solo tennis in carrozzina ma anche tiro a segno specialità nella quale Giulia Valdo si è già dimostrata una campionessa entrando a far parte della nazionale e vincendo il titolo di campionessa italiana nella specialità di pistola ad aria compressa 10 metri.
Dal tiro al segno al tennis, esperienze di vita prima che di sport che Giulia Valdo vede come occasioni di miglioramento personale perché “ogni processo di crescita richiede tempo e deve affondare le radici in un solido terreno fatto di lavoro e sacrificio”; per i quali è necessaria un’adeguata preparazione mentale che la giovane atleta sulmonese non ha tralasciato per tenere a bada quella che lei definisce “un’eccessiva emotività”. Un misto di ansia ed emozione che non le impedisce però di sentirsi tranquilla alla vigilia di un torneo dal prestigio internazionale dove Giulia, tesserata CUS Torino, la città nella quale studia ingegneria al Politecnico, parteciperà senza pressione perché, come lei stessa ammette, “il mio risultato l’ho già ottenuto. Andare a Roma, in quel Foro Italico che conoscevo come spettatrice e che oggi posso vivere da protagonista”. E dove non si arriva solo per caso.
Elisa Pizzoferrato
Grande Giulia! Orgoglio di tutti, esempio per tutti! Ad Maiora!