Sesto posto in classifica, frutto di quarantasette punti conquistati in trentaquattro gare contornate dal calore del pubblico. L’Ovidiana Sulmona traccia il bilancio sulla stagione conclusasi la scorsa domenica, con l’ultimo impegno tra le mura amiche del “Pallozzi”. Una sconfitta indolore, quella a domicilio contro il Celano, in una gara contraddistinta dall’importante affluenza sugli spalti nonostante i giochi fossero già decisi. Per entrambe la matematica aveva regalato la salvezza con oltre novanta minuti d’anticipo. Impensabili i play off, con il Giulianova che ha staccato già il pass per gli spareggi nazionali.
E allora c’è da raccontare del pubblico, quest’anno più fedele che mai alla causa sulmonese. In settecento hanno occupato le gradinate del “Pallozzi”, tenendo alta la media di una stagione contraddistinta dal calore e dall’affetto dei tifosi, in casa e in trasferta. Tra le tante gare lontano dalle mura amiche ci sono quelle di Teramo, Pontevomano, Giulianova e Casalbordino, con il seguito ovidiano sempre presente in massa.
La società del presidente Oreste De Deo spegnerà il prossimo 22 agosto le dieci candeline per celebrare la propria fondazione. Una nascita arrivata nel 2014 con il taglio del cordone ombelicale, da parte dei tifosi, con l’allora Sulmona 1921, appena retrocesso dalla Serie D.
Un progetto autonomo e autofinanziato, che da subito ha raccolto il favore della piazza nonostante la Terza Categoria dalla quale i biancorossi partirono. Basti pensare ai numeri degli spettatori, arrivati a toccare le mille presenze nel derby contro il Pratola Calcio. L’organizzazione dei festeggiamenti per il compleanno ovidiano è in corso. Per ora i biancorossi si godono la permanenza in Eccellenza e la fede del proprio tifo, tra bandiere, cori e citazioni coreografiche di Ovidio che colorano il “Pallozzi” e acculturano anche chi non mastica la lingua latina.
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