Convalida dell’arresto e disposizione della misura dei domiciliari sia per Davide Tullio, sia per Francesco Di Mario. Due storie distinte, accomunate dallo spaccio e dalla droga. Da quella cocaina che altro non è che morte vestita di bianco.
Il primo, difeso dall’avvocato Angelo Pace, è stato interrogato questa mattina per direttissima nel carcere di Avezzano, dove è detenuto dalla sera del 26 aprile. Tullio, trovato in possesso di centotrenta grammi di cocaina all’interno della sua vettura dai Carabinieri dai militari della Radiomobile del capoluogo marsicano, ha collaborato. O meglio ha parlato spiegando che quella sostanza, presumibilmente destinata allo spaccio in Valle Peligna, non era sua.
Scena muta davanti, invece, per Francesco Di Mario. Il 48enne sulmonese, nella cui abitazione sono stati scovati cinquantotto grammi di cocaina e due bilancini di precisione, non ha risposto al gip del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. Anche per lui è stato convalidato l’arresto. L’uomo, dal carcere di via Lamaccio dove si trovava, è stato trasferito nella propria abitazione dove dovrà scontare i domiciliari. A difendere Di Mario l’avvocato Andrea Marino.
W i marocchini di Celano che vendono la cocaina a 60€ al grammo
si….ma se il risultato è avere un cervello bruciato come il tuo la possono pure regalare ma io non la userei….chi si droga è un cesso.