Forse non è un record, ma ci si avvicina: la gestione del parcheggio coperto di Santa Chiara si appresta ad avere la sua ottava proroga consecutiva. Sotto soglia e senza gara, come ormai è di costume (seppur non proprio nella norma) a palazzo San Francesco. A fine novembre, infatti, scadrà l’ennesimo affidamento diretto fatto alla Sugest, società che, nei fatti, gestisce la struttura da quando è stata aperta e affidata ad un gestore esterno. Un lavoro per il quale il Comune riversa nelle casse della società poco più del 50% degli incassi, per un totale di oltre 100mila euro l’anno e un budget di gara che supererebbe, se solo venisse espletata, i 200mila euro.
L’ultima gara risale infatti al giugno del 2014 con scadenza ad agosto del 2015: da allora, ogni quattro mesi, puntuale arriva la proroga, con la giustificazione di non poter interrompere il servizio pubblico e senza neanche dare un indirizzo di giunta per l’espletamento di una gara, nelle cui more, di solito, si conia la formula dietro alla quale si legalizzano gli affidamenti diretti.
Quarantamila euro più Iva, preciso preciso per non incorrere nell’obbligo di confronto con il mercato, quello a cui, appena qualche mese fa, il sindaco Annamaria Casini si appellava polemizzando con i sindacati quando si trattava delle cooperative sociali.
A Sulmona, d’altronde, ad oggi una gara non si può neanche fare, visto che la Cuc (Centrale unica di committente) è di fatto sciolta, in attesa di crearne un’altra con il Comune di Pettorano sul Gizio (che ha votato la settimana scorsa). Prima però bisognerà riscrivere la convenzione, portarla in consiglio, riorganizzare gli uffici e soprattutto decidersi politicamente ad attenersi agli indirizzi della legge, quella cioè che prevede di fare le gare d’appalto e vieta le proroghe reiterate.
Così, ad esempio, non è e non è stato, nonostante gli annunci, per il servizio di refezione scolastica, anche quello prossimo alla scadenza dell’ennesima mini gara spacchettata per evitare un appalto europeo.
Per tornare ai parcheggi, una gara sarebbe quanto mai utile anche e soprattutto per riorganizzare il servizio e più in generale per disciplinare costi e politiche sulla sosta e quindi sul transito delle auto in centro storico. Perché i 440 posti auto del parcheggio di Santa Chiara sono ancora troppo poco utilizzati e sfruttati, in una città dove ormai si parcheggia ovunque, dove la piazza è presa d’assalto giorno e notte e dove, forse, una politica e un tariffario diverso consentirebbero di togliere un po’ di auto dal centro dando contestualmente risposte ai residenti che siano qualcosa di più di una fioriera o di una multa.
Qua ci vorrebbe ANAC e Corte dei Conti