E’ stato sottoscritto questa mattina, nella sala Corradino D’Ascanio del Consiglio Regionale a Pescara, il Protocollo d’intesa tra Anci Abruzzo e il Forum delle Associazioni familiari dell’Abruzzo. Il documento dà avvio a un rapporto di reciproca collaborazione, volto allo scambio di esperienze e alla realizzazione di azioni concrete destinate a favorire l’attuazione di politiche familiari comunali o di aggregazioni di comuni, anche nell’ambito di combattere lo spopolamento delle aree interne montane. Accrescimento di benessere e coesione socio-economica sono solo alcuni degli obiettivi del protocollo.
Tra le attività previste nel Protocollo, in particolare, sono inserite il riconoscimento delle politiche familiari come politiche di investimento di carattere preventivo e promozionale, differenziate dalle azioni di contrasto alla povertà; la promozione di strumenti quali il marchio famiglia, il piano famiglia, la Carta famiglia comunale e la collaborazione nella permanente formazione specifica sulle politiche familiari degli
Amministratori locali e degli operatori da effettuarsi annualmente.
Verrà istituito, inoltre, un premio annuale da assegnare al Comune che si è contraddistinto per aver messo in atto azioni di politiche familiari e regolato secondo differenti indicatori che tengano conto delle buone prassi e della promozione culturale di tale protocollo. Sarà dato il sostegno ai Comuni che intenderanno creare un piano comunale per la famiglia e avviare l’introduzione nei servizi comunali del fattore famiglia.
“Il Protocollo firmato oggi è particolarmente qualificante, in quanto riconosce l’importanza di quelle politiche che mettono al centro la famiglia, intesa come luogo di affetti, di vita comune, come formazione sociale su cui si regge la comunità – sottolinea il Presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – valorizzandone il ruolo istituzionale e guardando in particolare alla promozione di servizi fondamentali. La famiglia, le famiglie, rappresentano il cardine della nostra società, quel nucleo primario di promozione dei valori riconosciute dalla nostra Costituzione che le dedica ben tre articoli. Per questo è necessario, in collaborazione con le associazioni, promuovere, tutte quelle attività che mirano a dare risposte concrete ai bisogni delle famiglie, attraverso, ad esempio, il potenziamento dell’intero sistema dei servizi educativi, sociali e culturali, l’implementazione di un welfare sostenibile, il potenziamento delle politiche di sostegno alla genitorialità, in particolare quelle che vivono situazioni di crisi, così come delle politiche di assistenza agli anziani e ai disabili, la creazione di spazi di socializzazione, la previsione di tariffe per i servizi a domande individuale realmente progressive, prevedendo la gratuità per le famiglie con maggiori necessità al fine di garantire l’equità sociale. E, soprattutto nelle aree interne, è necessario salvaguardare tutti i presidi istituzionali, a partire dalle scuole”.
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