Non ci sta l’onorevole Luciano D’Alfonso a vedere intestata la soluzione delle pluriclassi di Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo a “qualche amministratore regionale, forse ancora ebbro per la sbornia elettorale”. Il riferimento è al neo assessore all’Istruzione della Regione Abruzzo Roberto Santangelo che ieri, dopo aver incontrato il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Massimiliano Nardocci, ha annunciato come scongiurato l’accorpamento delle classi nei due plessi scolastici. Frutto, secondo Santangelo di “una collaborazione tra l’assessorato regionale e l’ufficio scolastico regionale” che ha portato a “una deroga del tutto eccezionale” alla legge che prevede il numero minimo di 10 alunni per classe permettendo a Castelvecchio una nuova classe di sei ragazzi.
Una soluzione “in realtà trovata dal direttore regionale scolastico del ministero – controbatte D’Alfonso – l’unico titolare della competenza a risolvere il problema” e placare le sollevazioni dei territori. Santangelo e gli altri membri della nuova giunta regionale non sono stati che “semplici spettatori non paganti che ora cercano di vantare un ruolo nella vicenda” continua D’Alfonso; un ruolo che non c’è e non avrebbe potuto esserci. Ricordando che chi amministra è tenuto ad “anticipare e non andare al seguito”, Luciano D’Alfonso invita coloro che vogliono attribuirsi meriti altrui a “verificare se ci siano altre situazioni simili o che rischiano di diventare tali” per non ripetere l’errore di attivarsi “dopo le proteste”. Quelle dei genitori, studenti, sindaci e opposizioni che come portatori di interesse legittimo hanno tutto il diritto di manifestare e ai quali, e solo a loro, va detto grazie per aver portato le istituzioni a trovare una soluzione.
Ultima frecciatina per il presidente Marsilio nei confronti del quale l’onorevole D’Alfonso non può che provare “pena” per aver definito “speculazione il legittimo interesse delle opposizioni a una soluzione positiva della vicenda”.
… a chi ancora non passa la “ sbornia elettorale” … e a chi ancora bruciano, e per molto tempo ancora, le “ SBERLE ELETTORALI” …