Un milione e duecentomila euro per mettere in sicurezza una delle torri del castello Caldora. È questo il contributo ottenuto dal Comune per cominciare a mettere in sicurezza la torre che guarda a nord est facendo entrare, così, ufficialmente, il castello di Pacentro nel progetto denominato “La via dei castelli”. Il progetto, oltre al castello di Pacentro, vedrà protagonisti anche quelli di Pratola Peligna, Roccacasale, Popoli, Tocco da Casauria, Castiglione a Casauria, San Valentino e Rosciano.
A darne notizia, in piazza del Popolo, il presidente del Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara. “Compito del Parco è quello di tutelare e salvaguardare il patrimonio dei paesi che insistono nel Parco. Pecentro, per il Parco, è una esperienza positiva perché abbiamo da subito, d’intesa, dato vita ad una sorta di laboratorio fondato su una politica di condivisione. Così, lavorando insieme e nella stessa direzione, con l’amministrazione di Pacentro abbiamo iniziato a dialogare sulla necessità di mettere in sicurezza le torri del castello, simbolo identitario del paese e, quindi, del Parco. Ed oggi possiamo annunciare che la torre sarà messa in sicurezza con un cospicuo contributo che non sarà l’ ultimo e certamente non sarà del tutto esaustivo ma che sicuramente rappresenta una buona premessa per continuare a tracciare il solco di quel turismo qualificato che arricchisce la nostra offerta ed innesca processi virtuosi”. Lo stesso processo virtuoso che sta producendo “Il cammino grande di Celestino” che, ha annunciato Zazzara, vedrà aggiungere altre importanti tappe: Vieste e Roma.
“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto e del lavoro che stiamo portando avanti con il sostegno e la cooperazione del Parco Nazionale della Maiella – commenta il sindaco, Guido Angelilli -. È un primo importante passo cui ne seguiranno altri e siamo certi che il lavoro che abbiamo iniziato farà vedere i suoi frutti a stretto giro. Gli stessi frutti che stanno già maturando con il Cammino Di Celestino. Accogliere i viandanti che hanno scelto di ripercorrere le orme di Celestino è stato davvero un momento emozionante e suggestivo. La nostra amministrazione punta a proteggere e a trasmettere i valori culturali che è nostro dovere preservare”.
Un milione duecentomila euro,quanti giovani potevano essere aiutati? Invece si continua nello sperpero di denaro (italico modus);dando il là all’equazione, inversamente proporzionale: tanti visitatori attraggo,tanti ragazzi fuggono!!!
E sul parcheggio e sbancamento del terreno saldo realizzato sulle pendici della montagna e a ridosso della stessa torre, meno di trenta metri, con accesso in ripida discesa e in piena curva sulla adiacente Strada astrale n. 487, non sono state rilevate eccezioni e prescrizioni da parte di nessun Ente preposto?
… chiedo… ma i tagli sistematici dei boschi di faggio alle pendici della Maiella rientrano sempre in questa sorta di laboratorio fondato su una politica di condivisione?…