Pluriclasse a Castelvecchio, appello di Marco Moca alle consigliere regionali: “Ascoltate le aree interne”

E’ un appello accorato quello che il sindaco di Raiano, Marco Moca, rivolge alle tre consigliere regionali della Valle Peligna. Il primo cittadino raianese chiede a Marianna Scoccia, Maria Assunta Rossi e Antonietta La Porta di ascoltare le istanze del territorio della Valle Subequana, per evitare la pluriclasse prevista nella scuola secondaria di I grado a Castelvecchio Subequo, il prossimo settembre La richiesta di Moca è di tener conto delle condizioni in vivono i territori delle aree interne, ai quali devono essere garantiti gli stessi diritti dei cittadini delle grandi città.

“La Scuola è presidio civile, sociale e culturale – ricorda Moca -. Bisogna perciò individuare le azioni migliori per superare le criticità nel rispetto di tutti poiché la Scuola è linfa per il presente e per la programmazione di un futuro migliore; perdere la Scuola significherebbe accelerare la desertificazione di un territorio già debole, annullare ogni potenzialità di sviluppo e bocciare una Comunità rimandandola, nel migliore dei casi, nel passato di “Un mondo a parte”. È dunque necessario comporre un progetto delle istituzioni scolastiche inclusivo che sostengano lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, un progetto che sostenga tutto il potenziale esistente”.

Moca sento proprio il problema, in quanto il distaccamento scolastico subequano fa parte del plesso raianese della scuola omnicomprensiva “Umberto Postiglione”. Anche perché il problema non si riduce ai soli due Comuni, ma a molteplici realtà del comprensorio: da Secinaro a Castel di Ieri, passando per Gagliano Aterno, Goriano Sicoli e Molina Aterno.

“Non è più accettabile che gli investimenti, i servizi, i trasporti vengano decisi sulla base della valutazione costi – benefici – conclude Moca -.È proprio vero il contrario: se i servizi ed i collegamenti vengono garantiti, le aree interne hanno la speranza di esistere”.

8 Commenti su "Pluriclasse a Castelvecchio, appello di Marco Moca alle consigliere regionali: “Ascoltate le aree interne”"

  1. Ma appello di che? Soltanto per 🍐 inutile visibilità. Il fenomeno dello spopolamento è globale, anche se vai in Giappone è lo stesso. Il solo rimedio è prenderne atto e, abolire i comuni di poche anime in pena della valle subequana ed annetterli al comune di L’Aquila, cosicché i bambini possano,con una riconsiderazione dei servizi di trasporto, frequentare le scuole in L’Aquila con una più ampia possibilità di formazione culturale.

    • Il problema è molto semplice. Le zone rurali non sono spopolate dove le economie sono rimaste arretrate, altrimenti nelle nazioni moderne vige l’accentramento verso le grandi città. Questa è la realtà che non si vuole vedere sprecando altresì grandiose risorse nella ricostruzione di paesini che non abiterà più nessuno.

    • Ma chi vuole andarci a L’Aquila !!!!!!
      Al limite Sulmona

  2. Se il governo si decidesse finalmente a riaprire le case di tolleranza e a legalizzare e statalizzare altre cosine su cui le mafie intascano miliardi di euro, cosi si potrebbe inserirle per legge esclusivamente in paesini sotto i 5mila abitanti in modo da ripopolare e ravvivare la situazione in tutte le aree interne d’Italia

  3. Boh.. Un’ora di scuolabus per bambini di 6-7 anni? La scuola per i ragazzi è la sanita’ per tutti dovrebbero essere le priorita’ per uno Stato civile e democratico. Ma poi.. risparmiare risorse per fare cosa? Il ponte sullo Stretto di Messina? PER FAVORE…!

    • Invece, se restano al paesello, indubbiamente impareranno a fare meglio il verso del gallo, anzi, ancora meglio del pollaio svizzero in Pane e Cioccolata.

      • Il paesello che ha frenato l’intero Abruzzo con la sua mentalità chiusa ed egoista è proprio L’Aquila

  4. E completamente gratuita per voi lettori, nella sezione commenti, “La Fiera del disagio”

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