Contrastare lo spopolamento portando nelle aree a rischio lavoro e infrastrutture. Sarà una battaglia difficile quella che Marco Marsilio è chiamato a condurre, e a vincere, per quanto riguarda l’Abruzzo e, più in generale, le aree interne. Già pensando alle infrastrutture, ad esempio, la realizzazione del raddoppiamento del binario sulla Roma-Pescara, sarebbe un passo in avanti, con Marsica e Valle Peligna che diventerebbero la vera periferia di Roma. Tanti fuorisede “romani” potrebbero riavvicinarsi a casa, se non addirittura tornare a vivere in Abruzzo. Anche perché i tempi per i pendolari dimezzerebbero, mentre raddoppierebbero i collegamenti tra il Centro Abruzzo e la Capitale.
La lotta allo spopolamento è stata al centro dell’intervento del Presidente della Regione Abruzzo, questa mattina a Roma nel corso della conferenza “Per un’Europa giovane: transizione demografica, ambiente, futuro”, promossa dal Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità e organizzata dalla Global Thinking Foundation.
“Se non rivediamo le attuali politiche demografiche – ha commentato -, l’Abruzzo potrebbe subire una riduzione della popolazione tra il 25% e il 33% nei prossimi cinquant’anni.” Approfittando della presenza di numerosi ministri e del Premier Giorgia Meloni, Marsilio ha sottolineato “l’importanza di basare le decisioni politiche sugli investimenti non solo su analisi di costi-benefici, ma anche considerando il rinnovamento sociale e culturale che queste possono generare per un’Italia e un’Europa più equilibrate”.
In conclusione del suo intervento, Marsilio ha toccato il tema della chiusura di ospedali e del ridimensionamento delle scuole, legato al dibattito sull’autonomia regionale: “Abbiamo affrontato limitazioni dovute al centralismo, che ci ha imposto la chiusura di ospedali e scuole per mancanza di abbastanza cittadini o studenti. Maggiore autonomia ci avrebbe permesso di assumerci alcuni costi sociali per evitare politiche top-down dannose, con le conseguenze ben descritte dal bellissimo film “Un mondo a parte”, diretto da Riccardo Milani e ambientato in Abruzzo, in programmazione proprio in questi giorni al cinema, e che invito tutti ad andare a vedere”.
Nei cinque anni precedenti, nel combattimento tra Marsilio e lo spopolamento ha vinto lo spopolamento.
E anche di parecchio.
I precedenti 5 anni sono stato un insuccesso e un disastro e sua la mano.
Di suo e per tramite di Umberto D’Annuntiis per il Centro Abruzzo che inizi a rimettere ordine le corse per Roma di TUA e le corse e gli orari dei treni.
Fatti non parole.
E più in generale che ridia il giusto peso e valenza alla nostra area.
E basta tagli ma investimenti.
E CHE LE 3 CONSIGLIERE REGIONALI ESPRESSE DAL CENTRO ABRUZZO FACCIANO LA LORO PARTE “FATTIVA” E NON PURA FINZIONE!
VOTARE, VOTARE, VOTARE… le sue ultime parole… poi la notte di una Domenica della prima decade di Marzo, è caduto tramortito sul divano… passate le Idi di Marzo, piano piano e con fatica, gli è tornata la favella.
ARIECCOLO!
Infatti hanno già provveduto con gli accorpamenti delle scuole e la conseguente perdita di autonomia. Per non parlare poi della sanità. Ma comunque il popolo da decretato con grande maggioranza (proprio nei piccoli centri)quindi va bene così.