Dopo le ruspe, toccherà presto alle “betoniere”: la centrale Snam a Case Pente, infatti, comincerà a mettere i primi mattoni fisicamente tra maggio e giugno prossimi. Il tempo di concludere l’indagine archeologica (in attesa che la soprintendenza decida se bisogna continuare a scavare) e quella degli ordigni bellici. Intanto, però, la Snam ha acquistato ieri le tre turbine che andranno ad alimentare la centrale: “Un ordine da contabilizzarsi nel primo trimestre 2024 – scrive la Baker Hughes che si è aggiudicato l’appalto – attraverso il quale fornirà tre treni di compressione azionate da turbine a gas”. Si tratta di turbine che offrono la possibilità di funzionare con gas naturale al 100% o miscele di idrogeno al 10%, “un traguardo significativo – lo definisce l’azienda – nel percorso di decarbonizzazione della rete gas italiana e che si allinea con la strategia di Snam di raggiungere la neutralità carbonica sulle emissioni dirette entro il 2040”. In realtà due delle tre turbine di Sulmona dovrebbero essere sostituite in futuro con turbine elettriche, come avvenuto su altri impianti, ma soprattutto il gasdotto della Linea Adriatica, sarà “hydrogen-ready” per tutti i suoi 450 km, ovvero versatile a sostituire il gas metano con l’idrogeno. Quella che si proverà a Sulmona è la seconda turbina ibrida al mondo, dopo quella già sperimentata con successo a Istrana (TV) nel novembre del 2022. Più che la turbina è però la partnership con la Baker Hughes, attiva nel settore dell’idrogeno in tutto il mondo (da Firenze, al Canada, all’Arabia Saudita dove sta lavorando al più grande progetto di idrogeno verde al mondo) a disegnare per la Valle Peligna uno sbocco per quella che viene definita l’energia del futuro e per la quale sono già in atto altri investimenti sul territorio, come quello della Ige a Corfinio nell’ex stabilimento della CocaCola.
L’operazione, però, non convince la senatrice Cinquestelle Gabriella Di Girolamo: “Parlano di transizione energetica per dirci che continueranno a investire sulle fossili – denuncia la senatrice -. Il governo Meloni, inserendo la Linea Adriatica nel REPowerEU, ha implicitamente dato il via a una serie di interventi che andranno a esclusivo vantaggio di alcune aziende del settore, senza tener conto delle reali esigenze del Paese in tema di approvvigionamento energetico e lasciando ai territori interessati la sola possibilità di accettare decisioni prese altrove. Noi continuiamo a insistere sulla necessità di concentrarsi sulle rinnovabili, che sono l’unico modo di guardare al futuro energetico del Paese. Il punto è proprio questo: in tema di energia il governo Meloni continua volontariamente a puntare sul passato, senza rendersi conto della posta in gioco”.
È una città martoriata la nostra …
in pochi anni :
-AMPLIAMENTO DISCARICA
-CENTRALE SNAM
-BRETELLA FERROVIARIA S.RUFINA
Bla, bla, bla … e a Sulmona non si crea un posto di lavoro… una terribile desertificazione giovanile senza speranza e senza un futuro… una popolazione invecchiata e un territorio destinato rapidamente allo spopolamento diffuso e generalizzato… fra non molto cominceranno a chiudere anche i supermercati oltre che alle piccole attività commerciali… un degrado totale a cominciare dal verde pubblico e dalle strade dissestate per incapacità manifesta… gli immobili che si stanno rapidamente svalutando e i cartelli VENDESI che si moltiplicano a vista d’occhio… ma continuano con i Bla, Bla, Bla… a incensarsi a vicenda per darla a bere ai poveri fessi creduloni che ancora gli vanno dietro…
E che gliene frega ai politici delle cose serie….
Basta che si fanno i selfie e i video su Facebook per sembrare quello che non sono .
Siano merito alla DiGirolamo di essere una delle poche ad interessarsi dei temi seri ….e Comunque ci mette la faccia .
Il resto rimanga a fare i video ….cosi tra qualche anno possono partecipare al grande fratello .
In caso di malfunzionamento (vedi incidente turbina idroelettrica in Emilia-Romagna) che problemi si riversano sul territorio?????( Non è dato saperlo!)