Resterà chiusa fino al 31 marzo la biblioteca del Comune di Pescasseroli dopo “il fatto gravissimo” accaduto nella giornata di ieri. A comunicarlo la stessa amministrazione comunale che in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook spiega la ragione della chiusura. “Qualcuno ha sfondato a calci la porta del bagno dell’edificio” causando un danno a spazi che con sacrificio il Comune stava rimettendo in funzione “per regalarli a tutti, specialmente ai ragazzi che li stanno già frequentando e ai quali abbiamo dato tutta la nostra fiducia” recita il post.
E proprio sui ragazzi o meglio su uno di loro cadono i sospetti di qualche utente che chiede all’amministrazione di farsi ripagare i danni direttamente dalla famiglia o, come altri, di “rivedere l’organizzazione e la fruizione degli spazi” evitando di lasciare soli i ragazzi durante la permanenza in biblioteca. Ipotesi alle quali l’amministrazione risponde affermando di “credere nella responsabilizzazione, nella fiducia e nell’educazione” preferendo lasciare i ragazzi “la maggior parte dei quali educati e rispettosi”,in autonomia e non sempre controllati. Un fatto isolato che non porterà a “seguire la strada della repressione”ma ad adottare un sistema di videosorveglianza per evitare che episodi simili tornino a verificarsi.
In attesa di individuare “il colpevole” resta l’amaro di una biblioteca chiusa per il periodo delle festività pasquali a causa di un episodio “che getta cattiva luce sul Progetto che stiamo mettendo in piedi per quel luogo” continua il post del Comune. È il Progetto Esperanto, l’iniziativa annunciata lo scorso 11 marzo e pronta a partire dopo il finanziamento di 133 mila euro ottenuto dal Comune di Pescasseroli per ridare nuova vita ai locali della biblioteca destinati ad ospitare nei prossimi 18 mesi attività di coworking, laboratori manuali, di lettura e di racconti, di teatro, radio e tanto altro. Un progetto da oggi in attesa che la biblioteca riapra le sue porte per tornare ad essere“simbolo di convivenza ed educazione”.
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