Il sito internet del Comune di Introdacqua è nuovo di zecca, arrivato con 30.000 euro di fondi Pnrr e tirato a lucido, ma non abbastanza per rendere trasparente i compensi delle autorità in carica. Sono ferme al 2018 le voci in merito agli importi di viaggio, dati relativi all’assunzione di altre cariche ed eventuali compensi di sindaco, giunta (vicesindaco e assessore) e consiglio comunale di Introdacqua. Sei anni di nulla, e un accesso civico al quale, dallo scorso 26 gennaio, non è stato dato alcun riscontro. Alla faccia delle “risposte immediate da dare al cittadino”, frase con cui il Comune ha annunciato l’apertura del nuovo sito meno di tre giorni fa.
Tant’è che al termine dei 30 giorni intercorsi, l’attivista Marco Alberico ha voluto vederci chiaro, tramite il Riesame, il cui termine è scaduto nella giornata di ieri. Dopo 20 giorni, infatti, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza di Introdacqua non si è pronunciato. Niente dati rilasciati, né informazioni o documenti che, per legge, dovrebbero essere a disposizione della comunità, pena sanzioni dai 500 ai 10.000 euro, oltre alle decurtazioni previste per il Responsabile.
Vero è che il Comune veniva da un Commissariamento nel 2019, come scriveva il primo cittadino introdacquese, Cristian Colasante, su Facebook. Altrettanto vero è che nei piccoli Comuni i segretari fanno spola da un municipio all’altro. Così come è altrettanto vero che i dati in questione sarebbero dovuti essere online, entro tre mesi dalle elezioni, tenutesi cinque anni fa.
“Dopo l’accesso civico, ho dato mandato agli uffici di pubblicare gli atti – ha spiegato Cristian Colasante -. L’ultimo consigliere di minoranza è venuto a firmare i documenti 20 giorni fa. Siccome il nuovo sito è in asseverazione al ministero, dobbiamo attendere per queste pubblicazioni. Altrimenti era tutto pronto, come ci era stato richiesto. Comunque, nessuno dei consiglieri o altri membri percepisce compensi o rimborsi spesa”.
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