Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
In Abruzzo, in particolare, ci saranno 21 aperture in 8 borghi. La Delegazione FAI di Sulmona sarà attiva ad Introdacqua, per visitare la chiesa di Sant’Antonio e gli affreschi del ‘500. Il Gruppo FAI di Ortona, invece, andrà sulle tracce della battaglia combattuta dagli Alleati nella seconda Guerra Mondiale. A San Vito Chietino, invece, si potrà visitare il Borgo di Sant’Apollinare. Molto ricca l’offerta proposta dal Gruppo Vasto, a Gissi, con la visita a Palazzo Carunchio, all’ex Palazzo Spadaccini e al campanile della Chiesta di Santa Maria Assunta.
La Delegazione FAI della Marsica aprirà le porta del Castello Piccolomini, a Balsorano. A Tocco da Casauria, invece, oltre all’escursione all’interno del borgo, saranno visitabili il Convento dell’Osservanza e Palazzo Toro. A Colonnella, prevista l’escursione nel sentiero dei Laghi, mentre a Francavilla al Mare sarà visitabile il cenacolo michettiano.
“Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura – spiega il Presidente FAI, Marco Magnifico -, da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento”.
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