Pianificavano attentati: arrestati tre palestinesi all’Aquila. Israele chiede l’estradizione per uno di loro

Sono scattate le manette per tre palestinesi, residenti all’Aquila, che avrebbero messo su una struttura militare, pianificando attentati terroristici, anche internazionali. A disporre l’arresto è l’ordinanza emessa dal gip del capoluogo abruzzese, su richiesta della Procura della Repubblica – direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, in coordinamento con la Procura nazionale.

La struttura operativa militare costituita dai tre, denominata “Gruppo di Risposta Rapida -Brigate Tulkarem, pianificava attentati terroristici, anche grazie all’articolazione delle “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa”. A condurre le indagini sono stati gli investigatori della Digos dell’Aquila e del servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della direzione centrale della polizia di prevenzione.

Dalle prime ricostruzioni, gli indagati facevano opera di proselitismo e propaganda per l’associazione e pianificavano attentati, anche suicidari, contro obiettivi civili e militari in territorio estero. Per uno dei tre arrestati è in corso la procedura di estradizione, richiesta dalle autorità dello Stato di Israele alla corte d’appello dell’Aquila.

I tre palestinesi sarebbero in possesso del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie: uno per protezione internazionale, uno per protezione speciale e il terzo perché rifugiato

Il ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha commentato l’operazione della polizia esprimendo “soddisfazione per la cattura all’Aquila di tre pericolosi terroristi, operazione che conferma il continuo impegno e la grande capacità investigativa delle nostre forze dell’ordine. Alle forze di polizia e alla magistratura va il mio ringraziamento per questo importante risultato che testimonia la costante azione di monitoraggio e prevenzione realizzata sul fronte dell’estremismo e della radicalizzazione”.

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