C’è uno scorcio d’Abruzzo già nella locandina che annuncia il film “Un mondo a parte”. Si tratta di Opi, uno dei ventiquattro Comuni all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il centro altosangrino è stato luogo di riprese del lungometraggio di Riccardo Milani, che ha come protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele.
Quella proiettata sul maxi-schermo è tutt’altro che una storia di fantasia. In sala, infatti, arriva una vera denuncia della complessità di vivere (e sopravvivere) nelle aree interne. Anzi, una storia di come far sopravvivere le aree interne, che ogni giorno battagliano con lo spopolamento e il richiamo della metropoli. Il plot racconta di un maestro elementare (Michele Cortese), che arriva nel cuore del Parco dopo 40 anni di insegnamento nella caotica Roma.
Cortese, assieme alla vicepreside Agnese, dovrà evitare a tutti i costi della chiusura della scuola elementare per mancanza di iscrizioni. Una realtà che gli abruzzesi vivono sulla propria pelle: basti pensare alla recente chiusura della scuola di Prezza, o dell’accorpamento scolastico che colpirà 7 istituzioni scolastiche il prossimo anno. Ecco perché la storia narrata da Milani può essere tranquillamente la storia di Roccaraso, Pettorano sul Gizio, Pacentro o Castelvecchio Subequo. Quella che si guarda, gustando i popcorn, è la realtà fatta pellicola, con i disagi di un mondo (quello delle aree interne) che sta scomparendo.
Un mondo a parte. Appunto.
A me pare che stia peggio Sulmona…
Ci hanno dimensionato una scuola di 500 alunni.
Prof Concetta Di Prospero Cisl Scuola Abruzzo e Molise Sulmona