E’ un’accusa importante quella che l’ex Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, lancia nei confronti della giunta guidata da Marco Marsilio. L’Ente regionale, secondo l’Onorevole, nasconderebbe le carte in merito alla situazione debitoria delle 6 aziende pubbliche di servizio alla persona. Un passivo che ammonterebbe a 24 milioni di euro, tenuto nell’ombra per evitare un commissariamento della sanità in piena campagna elettorale.
Entrando nel dettaglio, la ASP della Provincia di Chieti ha un passivo di circa 6 milioni. Quella teramana supera addirittura gli 11 milioni; Atri 2 milioni mentre quella pescarese è oltre il milione di debiti e quella peligna viaggia su un passivo di 2-3 milioni. Sono questi i dati divulgati da D’Alfonso che “salva” soltanto l’ASP aquilana, in quanto vicina al pareggio.
“Se al posto dell’attuale presidente di giunta regionale – conclude – ci fosse stato Luciano D’Amico, la notizia sarebbe emersa insieme a un rigoroso piano di rientro dal debito. Un altro ottimo motivo per mandare a casa il sopravvenuto romano e votare Luciano D’Amico presidente il prossimo 10 marzo”.
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