Parla di “giustizia vicini ai cittadini” il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, nella conferenza stampa svoltasi oggi al tribunale di Avezzano. Tema caldo, neanche a dirlo, la sopravvivenza dei quattro presidii di giustizia minori d’Abruzzo. Quattro tribunali (di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano) che vivono e sopravvivono solo grazie alle proroghe concesse negli ultimi anni dai Governi. Quattro presidii che sarebbero dovuti sparire, o meglio essere soppressi, con la revisione geografica della giustizia operata dal Governo Monti. La spina, però, non è mai stata staccata dei vari esecutivi che si sono avvicendati negli ultimi dodici anni.
Sintomo di una volontà di rivalutare la situazione dell’Abruzzo, come ha sottolineato questa mattina il vice ministro: “E’ una situazione indicativa della volontà di rivalutare la situazione dell’Abruzzo, in particolare di quella parte in cui c’è stato oscuramento di giustizia, per favorire la possibilità di accedere agli uffici giudiziari. E la delibera regionale del 2020, per cui la Regione si assume gli oneri di manutenzione degli edifici e i costi per la vigilanza, costituisce un indubbio passo in avanti per raggiungere l’obiettivo”. Costi a carico dell’Ente Regione, e che in realtà, sembrano più un primo passo virtuale per l’autonomia regionale. Già, perché non tutte le 20 regioni d’Italia potrebbero sostenere per lungo tempo una spesa del genere. Tempo che, in realtà, balla nel limbo tra il determinato e l’indeterminato, con il ritmo scandito dalle disponibilità economiche da investire per sostenere e alimentare quattro tribunali che sarebbero dovuti scomparire dalla cartina.
“Più in generale, porteremo avanti una riflessione sulla geografia giudiziaria a livello nazionale, individuando i criteri utili per potere rivitalizzare il rapporto giustizia-territorio-utente”
“Il tema della geografia giudiziaria – prosegue – ha una grande rilevanza. Siamo partiti da una situazione caratterizzata dalla volontà di accorpamento in nome di una maggiore efficienza, con l’idea di grandi tribunali molto articolati, vere e proprie macro strutture. Oggi vogliamo tornare a valorizzare l’interesse dei territori, per una giustizia più vicina ai cittadini, caratterizzata da un rapporto di prossimità con gli uffici giudiziari. Perché se qualcuno si arrende e non tutela i propri diritti per problemi logistici, è una grave sconfitta per lo Stato. Consapevoli di tanto, siamo impegnati a valutare quando, come e dove intervenire”.
Autostrade, tribunale, elezioni nell’aria…
Che tempismo perfetto!
Ma per caso si vota in Abruzzo?
A quando materassi e biciclette con cambio shimano e set di pentole da cucina?
Per come la stanno mettendo sembrerebbe quasi che hanno sondaggi che li danno perdenti e dalla arroganza stanno passando alle regalie.
Allora vale la pena decidersi andare a votare per mandarli a casa, adesso pare possibile
Hai ragione, vado a votare anch’io, ma per evitare di far tornare chi voleva tagliarci l’autostrada nei pressi dello svincolo di Bussi e con 30 chilometri di galleria uscire direttamente nella Marsica, isolando Sulmona e la Valle Peligna.
..Mandarli a casa per far tornare quelli che c’erano prima;
annamo bene!
Tolgono i soldi alla tratta Roma Pescara e per miracolo, dopo la sconfitta in Sardegna, rimettono i soldi nuovamente…adesso rivedranno con spiraglio la situazione dei tribunali soppressi…non è che per caso ci tolgono l’IRPEF da pagare? naturalmente se perdono finito tutto…
Ma statt zitt camin!
TRIBUNALE DI SULMONA ??
Per carità,Per l’amore di Dio. Questo Sig. Viceministro Sisto di dov’è ? Che se lo portasse al paese suo,ma a Sulmona si deve rispettare la legge, il Tribunale competente per Sulmona è L’Aquila in base alla legge approvata il 2012.
“E’ una situazione indicativa della volontà di rivalutare la situazione dell’Abruzzo…”, la falsità delle falsità fatta politica.
Quindi il Governo ammette che per l’Abruzzo, ma è citato anche per tutte le altre regioni, che il mettere a carico delle stesse la manutenzione e ha vigilanza degli edifici risolva la questione dei tribunali non provinciali? È l’ammettere che il decreto legge 7 settembre 2012 numero 155 del governo Berlusconi E VOTATA FAVOREVOLMENTE ANCHE DA 2 NOSTRI “ex” PARLAMENTARI m. s. e p. p. e vanno menzionati per i scordarelli e ricordati alle future generazioni, fu votato solo per un RISPARMIO DI SPESE VIVE DI GESTIONE… il che è semplicemente ASSURDO.
ASSURDO COME I TANTI INFINOCCHIAMENTI CHE SI VANNO PROPINANDO IN QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE DEI SOLI PROPOSITI!