Con i congressi alle spalle, inizia la lunga volata che porterà direttamente alle elezioni politiche il Partito Democratico. È in questo contesto che è maturata la decisione del segretario provinciale Pd fresco di nomina, Francesco Piacente, di scrivere una lettera al segretario nazionale del partito, Matteo Renzi e a quello regionale, Marco Rapino.
“La fase congressuale che si è appena conclusa in provincia dell’Aquila con un congresso unitario – scrive Piacente nella lettera – ci ha fornito il quadro di un partito che, nonostante alcune difficoltà, è ancora forte e vivo sul territorio. Non mortificheremo questa vivacità e questa forza escludendo la base dalle prossime scelte, ne sono certo”.
Appare chiaro che per il Pd provinciale, forte dell’unità – almeno apparente – mostrata nel congresso, la priorità in vista delle prossima composizione delle liste elettorali è di evitare candidature paracadutate da fuori regione. Gli ultimi sondaggi pubblicati sulla nostra regione parlano di un partito in caduta libera nei consensi che addirittura sarebbe sconfitto dal Movimento 5 Stelle e dal Centrodestra in tutti i collegi uninominali. Si sarebbero dunque ristretti i posti che garantirebbero l’elezione certa a Roma e la paura del Pd provinciale è proprio di vedere i capolista dei collegi proporzionali “imposti” dal partito nazionale.
“Siamo alla vigilia di una competizione elettorale importante per il futuro del Paese e il Pd resta ancora la più grande forza democratica e riformista che può rappresentare l’unico argine alle destre e al populismo. Dobbiamo rivendicare gli importantissimi risultati ottenuti in questi anni al governo, senza autoreferenzialità e aperti all’autocritica laddove necessario, ma anche con l’orgoglio di essere un grande partito di governo. Possiamo ancora vincere la sfida delle prossime elezioni se sul territorio saremo in grado di poter esprimere il meglio della nostra classe dirigente, se sapremo dare, quindi, alla base la responsabilità e l’opportunità di compiere le scelte più forti e più condivise sulle candidature” scrive ancora Piacente, chiedendo dunque una discussione sincera e alla pari su chi dovrà rappresentare il partito nella competizione elettorale.
Le elezioni siciliane hanno suonato un severo campanello d’allarme per il centrosinistra mettendo in discussione il piano che la coalizione aveva prefigurato per le politiche del 2018 con il Pd come forza d’ariete, spalleggiato dalla lista centrista degli alfaniani di Alleanza Popolare e da quella di sinistra di Campo Progressista capeggiata da Pisapia. A questo proposito Piacente aggiunge concludendo la lettera: “Anche i recenti risultati elettorali ci invitano ad imboccare questa strada evitando di concentrarci solo sui temi, rilevantissimi, di alleanze e premiership, magari sottovalutando il vero patrimonio che sui territori potrà fare la differenza: radicamento, consenso e identità delle candidature. Il partito, a tutti i livelli, dovrà essere coinvolto da subito nel confronto per le soluzioni migliori possibili da mettere in campo: al contrario rischieremmo di determinare, tra iscritti e sostenitori, un disimpegno deleterio per i risultati che ne deriverebbero”.
Savino Monterisi
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