Dieci anni di Murale Ovidiano

Murale Ovidiano compier dieci anni. Tanti ne sono trascorsi dall’ottobre 2011, in cui Alessandra Carloni, la prima artista coinvolta poiché vincitrice del concorso nazionale indetto dagli “Amici del Certamen”, concludeva il suo “Sogno ovidiano” sulle quattro facciate di una cabina elettrica a Sulmona. Il murale è in ottime condizioni e tuttora visitabile insieme agli altri che compongono il percorso di arte urbana dedicato a Ovidio e, in particolare, alla sua opera più nota, le Metamorfosi. Ed è proprio nel viale che prende il nome del capolavoro del poeta di Sulmona che sono presenti la maggior parte dei murales.Alessandra Carloni infatti ha realizzato il primo, poi altri giovani artisti si sono avvicendati nel corso del tempo, fino all’ultimo del 2020 a firma di Andrea Casciu. 

“La sfida ora – scrive l’associazione Amici del Certamen – è quella di far evolvere il progetto ed arricchire di nuovi interventi a tema la città, nel rispetto del suo contesto storico, urbanistico e sociale, con l’obiettivo di creare un museo a cielo aperto, gratuito e sempre visitabile, anche a piedi o in bicicletta, che miri a far conoscere angoli poco frequentati di Sulmona e a far riappropriare i cittadini del senso della comunità e dell’orgoglio di appartenere al territorio peligno e abruzzese”. Il curatore di “Murale ovidiano” Marco Maiorano ha intervistato Alessandra Carloni, diventata nel frattempo una tra le più note e richieste street artist italiane. Dieci domande per fare il punto sulla sua carriera e sul panorama dell’arte urbana italiana. L’intervista sarà pubblicata, un post al giorno fino a fine mese, sui social dell’associazione Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense (fb: https://www.facebook.com/certamenovidianumsulmonense) e del progetto “Murale ovidiano” (instagram: https://www.instagram.com/muraleovidiano/).

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