Una parte dell’aula consiliare, quella del Comune di Roccacasale, tutta dedicata agli uomini che nel lontano 1943 vennero rastrellati in paese e incarcerati prima alla Badia e poi deportati a Dachau. Qualche giorno fa l’amministrazione, anche seguendo l’onda degli ultimi studi portati avanti dal ricercatore Mario Giulio Salzano, ha deciso di intraprendere un percorso per ricordarne finalmente la memoria.
Sulle pareti della sala, quindi, sono stati appesi stralci del materiale messo a disposizione in modo da diventare uno spunto di riflessione per le attuali e future generazioni, “materiale cartaceo dove è scritta tutta la loro disavventura piena di orrore, tutti gli spostamenti nei vari campi di concentramento, matricole, referti medici, materiale questo sconosciuto fino a ieri e che adesso è visibile a tutti”. Alle famiglie dei deportati, inoltre, è stata data copia della documentazione a disposizione.
La piccola storia, quella che parla di eroi e vittime della nostra terra sta lentamente riportando alla luce fatti e misfatti che segnarono la Valle Peligna e i suoi borghi. Materiale prezioso che contribuisce ad aggiungere diversi tasselli e a riempire vuoti storici che serviranno a completare il passato di tutti.
S. P.
Giusto e dovuto riconoscimento alle persone deportate.
Non condivido l’affissione in sala consigliare che a mio parere risulta difficile da frequentare e tanto meno permette una libera lettura.
Non mi pronuncio sulla qualità del supporto utilizzato, ma capisco che le finanze di un piccolo Comune sono quelle che sono e comunque meritano un apprezzamento per l’opera svolta.