Non è stato un esordio fortunato, proprio no. Colpa della pioggia e del maltempo certo, che neanche una maledizione avrebbe fatto di meglio. Con il cielo che si oscura all’ora X: le 17 di venerdì, che sembra che uno se l’è andata a cercare. Il primo fine settimana di area pedonale urbana a Sulmona ha così restituito le consuete foto dei tifosi: strade deserte da una parte e affollamenti del sabato mattina in un fazzoletto di obiettivo dall’altra.
Il tema è quello eterno, il tormentone estivo della pedonalizzazione, del centro per auto o per pedoni, delle sperimentazioni senza aver fatto prima ricerca. Il sindaco Casini, dice, che le somme si tireranno alla fine del mese e mezzo, a fine settembre, quando si accomoderà al tavolo con operatori commerciali e turistici per capire cosa fare di quei cartelli sparsi e piantati un po’ alla rinfusa nella striscia di sampietrini che da via Ciofano arriva “addirittura” in via D’Eramo.
Chiamarla pedonale quest’area, in realtà, è quasi una bestemmia: non tanto per la quantità di metri quadrati interessati, quanto perché, in realtà, i divieti di passaggio imposti da questo fine settimana sono riservati solo a poche auto, quelle cioè dei non residenti, che sono una percentuale abbastanza esigua rispetto a quelli che, fino a fine settembre, continueranno a passare a tutte le ore del giorno e della notte lungo corso Ovidio: residenti, domiciliati, autorizzati ai parcheggi, portatori di handicap veri e presunti, corrieri, forze dell’ordine e soccorsi.
E comunque non è neanche questo il vero punto. Perchè l’esperimento non è un esperimento, ma solo una regola in più che rischia di fare ancor più male alla causa che il sindaco dice di aver sposato. Quella della pedonalizzazione appunto. Perchè senza riempirla di contenuti l’idea rischia di risultare solo indigesta: gli auspici, i faremo e le verifiche non servono postume, ma dovevano essere studiate e concertate prima. Sgravi fiscali sulle occupazioni di suolo pubblico, ad esempio, calendari condivisi di spetaccoli e attrazioni, anche solo un gioco di luci, parcheggi gratuiti chissà. Perchè non basta un cartello e un divieto per fare un centro storico di qualità. Seppur bello e invidiabile come quello di Sulmona.
Per rendere Sulmona ancora più bella e quindi più godibile, vorrei dare un piccolo contributo:vorrei vedere le bancarelle in piazza solo nei giorni di mercato,negli altri giorni le bancarelle potrebbero essere posizionate sotto gli archi ,lasciando così la piazza ad uno sguardo di più ampio respiro.
Ah ah ah ah ma per favore