Scritte fasciste sul monumento alla Brigata Majella


Uno sfregio e un atto vandalico che offende e mortifica i partigiani della Brigata Majella che il 21 aprile del 1945, attraversando l’Appennino, liberarono la città di Bologna dall’occupazione nazifascista. E’ proprio nella città rossa che qualcuno ha voluto oltraggiare il monumento in pietra eretto in onore di chi con il sacrificio e il sangue, partendo dall’Abruzzo e dalle nostre montagne, combatté per liberare l’Italia. Sulle tre pietre bianche della Majella posizionate nel parco intitolato alla Resistenza in zona Savena, sono state infatti apposte scritte con spray blu inneggianti al Duce e che rappresentano croci celtiche. “Siamo inorriditi – ha commentato la presidente dell’Anpi, Anna Cocchi – per questi atti di violenza, perché li consideriamo tali, contro la memoria e le persone”. Il Comune di Bologna ha già provveduto ad avviare la ripulitura delle scritte, ma resta la gravità di un gesto che si commenta da solo.

Il monumento alla Brigata Majella è composta da tre pietre bianche che richiamano il simbolo dei partigiani abruzzesi e su vi è scritto “Sulle strade della Brigata Maiella il lungo cammino della libertà”, un epitaffio che richiama quel “cammino della libertà” che Sulmona celebra ogni anno con il Freedom Trail. 

 

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