Il ricordo di De Sanctis, domani nel carcere sulmonese

Verrà ricordato giovedì 14 dicembre alle ore 16.00 nella Casa di Reclusione di Sulmona, Francesco De Sanctis – già critico letterario, intellettuale risorgimentale, politico e Ministro della Pubblica Istruzione italiano – nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della sua nascita. Saranno presenti per l’occasione la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il Vicepresidente del CSM Giovanni Legnini, il Direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo, il Primo Presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio, il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e la Sindaca di Sulmona Annamaria Casini.

Il luogo della Casa di reclusione di Sulmona non è casuale ma scelto come simbolo per ricordare una delle esperienze più dure e significative vissute dal De Sanctis, la detenzione per aver partecipato ai moti insurrezionali del 1848. Scrive in una nota la Fondazione De Sanctis: “Nel corso della cerimonia verrà ripercorsa la storia di questo illustre ed eclettico personaggio italiano, dedito agli studi, alla politica, alla cultura. Saranno esposti alcuni interventi critici da parte di Alfonso Berardinelli e Giulio Ferroni che approfondiranno la figura di De Sanctis e i suoi scritti”.

Sarà presente anche l’attore Paolo Briguglia che interpreterà dei testi estratti dalle opere dell’autore, come alcuni detenuti del carcere che si cimenteranno nell’interpretazione di alcune letture da loro scelte per l’occasione. Il Maestro Alberto Veronesi allieterà la cerimonia con alcune tra le più note arie di Puccini, accompagnato dalle cantanti Eva Dorofeeva e Goar Faradzhian del Conservatorio di S. Cecilia di Roma, con il sostegno della Fondazione Festival Puccini.

L’importanze dell’evento, spiega ancora la Fondazione nella nota “fu un promotore dell’Italia unita e lottò sempre per realizzare questo suo ideale anche attraverso una vera e propria azione politica, per cui fu anche imprigionato. Ma è soprattutto con la cultura che De Sanctis rincorre il sogno dell’Italia unita, grazie alla sua Storia della letteratura italiana, un’opera che attribuisce alla letteratura un ruolo di grande importanza come fattore di identità collettiva per i giovani del tempo e per le future generazioni”.

S.M.

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