
Palla, canestro e stracci: è stato un fine settimana così, l’ennesimo, al Palasport di via XXV aprile. Tra i ragazzi dello Special Olypics sabato, quello delle categorie “Pulcini” e “Scoiattolo” ieri che a Sulmona sono venuti per fare un concentramento.
Prima di entrare in campo, però, dirigenti e addetti si sono dovuti “concentrare” su altro: come evitare di far saltare l’evento e il parquet dell’impianto, che già di per sé non è un granché, ma che con le intense piogge di questi giorni è diventato praticamente una piscina.
Era già accaduto qualche giorno fa, con la Volley Sulmona Under 14 costretta a interrompere la partita.
Perché al Palasport piove e continua a piovere, ormai da tempo, anni. E a nulla sono valse le promesse, i soldi che aveva pure messo in cassa l’allora assessore Attilio D’Andrea e a nulla è valso l’accorato appello che le società sportive, prevedendo l’ovvio, avevano fatto la scorsa estate chiedendo di non aspettare il maltempo per intervenire.
E invece, niente: sul tetto del Palasport non ci è andato nessuno e nessuno è andato neanche negli spogliatoi, anch’essi inagibili da anni.

Così per evitare il peggio ieri il Basket Centro Abruzzo di Sulmona ha preventivamente messo dei teli sul campo, che sono serviti, però, solo a ridurre il disagio.
Poi stracci e secchi ad ogni passaggio, che giocare all’aperto avrebbe cambiato poco.
“Eppure paghiamo regolarmente l’affitto della struttura – lamentano gli organizzatori – è indecente che questo impianto sia ridotto così ormai da tempo, senza che nessuno intervenga”.
Il problema non è solo del basket, d’altronde, ma delle tante, troppe, attività che si svolgono all’interno della struttura.
Tutti con gli occhi al cielo o alle app delle previsioni del tempo, che se mette pioggia, il riscaldamento si fa con il Mocio.
Le Società chiedano un Mutuo al Credito Sportivo e costruiscano un proprio Impianto. Le Rate possono tranquillamente essere pagate con le quote mensili dei ragazzi che praticano attività Sportiva.
Con le quote dei ragazzi non ci compri neanche le divise e l’attrezzatura sportiva.
Che disastro! Mai una buona notizia. Cosa resta ormai di questa città…