È stato ufficialmente costituito a Sulmona il presidio di Libera, associazione che dal 1995 si occupa di antimafia. Alla presenza del vicepresidente nazionale Davide Pati, una cinquantina di persone circa hanno attivamente partecipato alla prima assemblea pubblica.
“L’alto numero di beni confiscati alla mafia presenti in Abruzzo, ci dice che nonostante non sia percepita, la presenza delle mafie nella nostra regione è palese” dice Federica Marinucci del coordinamento regionale di Libera ed aggiunge: “Abbiamo deciso di concentrare gli sforzi del nostro presidio nel contrasto dei fenomeni corruttivi e clientelari. Anche nella nostra città ci sono diversi fenomeni ‘borderline’ sui quali è necessario indagare. Si parla tanto di lavoro ma spesso è la corruzione il più grande ostacolo al lavoro legale. È importante perciò la corresponsabilità in tema di corruzione. La responsabilità non è soltanto quella degli amministratori ma è anche di cittadini, professionisti e quanti altri oggi sono attivi nella società”.
A tal proposito è stato deciso si intitolare il presidio sulmonese ad Ambrogio Mauri, imprenditore lombardo morto suicida perché vittima della corruzione dilagante negli appalti pubblici del settore dei trasporti.
È intervenuto poi il vicepresidente Pati che ha raccontato dei 22 anni di lavoro antimafia di Libera, soffermandosi soprattuto sul milione di firme raccolte nel 1996 che diede poi vita alla legge che permette la confisca dei beni ai mafiosi, sicuramente fra i più grandi risultati della società civile in termini di antimafia. “Le mafie sono cambiate – ha dichiarato Pati – ma i metodi violenti dei mafiosi sono sempre gli stesi. Oggi non c’è nessuna regione che non abbia almeno un bene confiscato, segno di quanto il fenomeno sia diffuso nel paese. In Italia ci sono 710 organizzazioni che gestiscono beni immobili confiscati, esperienza dalle quale sono rinate intere comunità, posti di lavoro, luoghi di aggregazione, cooperative agricole”.
Infine l’assemblea degli iscritti ha eletto all’unanimità come referente del presidio: Alessia Ventresca, ventottenne laureata in giurisprudenza e prossima all’avvocatura.
Savino Monterisi
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